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INTERVISTA A EDOARDO TRESOLDI: IN CANTIERE CON U-POWER!

U-POWER, A SUPPORTO DI EDOARDO TRESOLDI PER CREARE ARTE IN SICUREZZA

Forse vi ricorderete di un nostro precedente in cui parlavamo dell’inaugurazione del nuovo studio di Edoardo Tresoldi a Milano.

Lo studio, inaugurato il 28 giugno 2019, è un grande edificio di circa 700 mq suddiviso in zona uffici e laboratorio. Questo è il luogo in cui Edoardo Tresoldi trasforma le sue visioni e le traduce in opere.

Le opere di Edoardo sono spesso delle installazioni di dimensioni monumentali che, con grande delicatezza, si insediano nel paesaggio. Nonostante i materiali prettamente industriali, l’impatto visivo è sempre di una leggerezza eterea e desta stupore l’effetto di trasparenza che permette allo sguardo di attraversare l’opera, integrandola perfettamente nel luogo a cui sembra essere sempre appartenuta.

Una leggerezza sorprendente, una soglia tra il visibile e l’invisibile in cui scoprire lo spazio come luogo in cui perdersi, una sorta di limbo sfumato che isola il visitatore dal mondo esterno ma che, al contempo, lo integra senza più alcuna frontiera spazio-temporale, in bilico tra passato, presente e futuro.

  1. INTERVISTA A EDOARDO TRESOLDI: SCOPRI IL DIETRO LE QUINTE DELL’INTERVISTA


Abbiamo incontrato Edoardo Tresoldi nel suo Studio a Milano, uno spazio industriale riqualificato che si converte in alcune sue aree in un vero e proprio cantiere, ed è qui che entra in gioco U-POWER!

INTERVISTA A EDOARDO TRESOLDI: SCOPRI IL DIETRO LE QUINTE DELL’INTERVISTA


A distanza di qualche mese dall’inaugurazione del suo studio, abbiamo fatto visita a Edoardo per scoprire dove e come trasforma le sue idee in quelle creazioni così uniche da portare l’Arte Contemporanea italiana ai massimi livelli nel mondo.

Siamo, quindi, andati a Milano, in via Mecenate, dove siamo stati accolti da Marta Veltri, responsabile dell’Ufficio Stampa di Tresoldi Studio che ci ha piacevolmente guidato all’interno dell’area. Più tardi incontreremo Edoardo per un’intervista, per il momento prendiamo confidenza con i suoi spazi.

Prima di arrivare nello studio di Edoardo attraversiamo diverse aree in cui l’elemento dominante è la rete metallica: ne siamo letteralmente circondati!

Certo, a vederla arrotolata in bobine - è difficile collegarla alla leggerezza delle sculture, ma basta entrare nella zona uffici e sollevare lo sguardo per incontrarla di nuovo e, questa volta, ha una consistenza del tutto diversa: è diventata aerea.

Ma come avviene questa trasformazione?” - ci domandiamo.

Osserviamo il team al lavoro e, intanto, siamo molto contenti di vedere che indossano le scarpe antinfortunistiche U-POWER!
Per noi è una bella soddisfazione sapere di poter contribuire – seppure molto indirettamente – alla realizzazione delle opere di Edoardo Tresoldi.

Di certo, contribuiamo alla sua sicurezza durante il lavoro e a quella del suo team!

Nelle mani dei ragazzi che compongono il suo gruppo di lavoro, la rete metallica si plasma e sembra perdere la sua pesantezza - la rete è estremamente robusta e rigida –, diventa un materiale plastico che acquisisce nuove dimensioni e struttura.
Pensate che per ottenere determinati effetti e risultati, qualche volta, è necessario inventare nuovi strumenti più congeniali per rispondere pienamente alle esigenze di lavorazione.

Ci rendiamo conto che non siamo semplicemente in un laboratorio, in un “cantiere”, ma in una vera e propria “Bottega d’Arte”, come quella di Leonardo o del Brunelleschi, in cui si fa letteralmente scuola, si inventa e si lascia libero campo alla creatività che si manifesta in tutte le sue forme, anche quella della creazione di un nuovo strumento.

Non per nulla il team è costituito interamente da ragazzi provenienti dal mondo dell’Arte!

Saliamo una scala che ci porta in un’area sopraelevata ed entriamo nella stanza che Edoardo identifica come il suo studio.

L’ambiente ci racconta la sua storia, i suoi viaggi, le sue abitudini.

Sulla destra, la vecchia insegna della Pasticceria Tresoldi, l’attività della sua famiglia, e poi, appoggiata ad una parete una foto che la riprende.
Sugli scaffali, oggetti sparsi e di vario genere che raccontano momenti di vita.
Su un tavolo, numerosi libri accatastati, che parlano di arte, ma non solo. Tra questi ne riconosco due di Italo Calvino: del primo riesco a leggere il titolo Le Città Invisibili.
Davanti a una finestrella, una statuetta della Madonna e ai suoi piedi un promemoria di Paul Gauguin: “L’Arte o è plagio o è rivoluzione”.
E poi, un quadro di Edoardo, la scultura di una figura umana, rotoli di fogli da disegno raggruppati in una cassetta blu.

E’ qui che abbiamo deciso di incontrare Edoardo per la sua intervista: non vediamo l’ora di incontrarlo e di sapere come si è trovato a lavorare con le calzaturee l’abbigliamento da lavoro U-POWERche gli abbiamo messo a disposizione.

Abbiamo molte domande, sono tante le cose che vorremmo chiedergli…

Ma ecco che arriva; ci stringiamo la mano e il suo sorriso ci mette subito a nostro agio.
Siamo quasi pronti a iniziare la nostra intervista: il set è stato predisposto, le luci sono state piazzate, il microfono è acceso…

Vuoi vivere anche tu l’intervista di U-POWER a Edoardo Tresoldi?

Guarda la video-intervista che abbiamo registrato ed entra anche tu nel mondo di Edoardo.


U-POWER, sicurezza sul lavoro in cantiere come nelle Botteghe d’Arte.

Caro lettore, ci auguriamo che l’articolo sia stato di tuo gradimento.

Se vuoi approfondire l’argomento e vuoi ulteriori informazioni, non esitare a contattarci attraverso il form sottostante. Il nostro personale tecnico sarà lieto di rispondere alle tue domande nel più breve tempo possibile.

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